

Ogni individuo esprime contenuti importanti e, attraverso il corpo e la voce, ha la possibilità di trasmettere ed elaborare le proprie peculiarità e caratteristiche.
Elemento centrale del mio lavoro è l’incontro, con sé stessi e con gli altri, perché siamo esseri sociali, interconnessi anche nel cammino della nostra crescita personale.
Poter mettere al servizio di questo cammino le competenze acquisite in tanti anni di studio pratica e ricerca sul campo, è per me fonte di soddisfazione e gioia.
La musicoterapia ha cambiato innanzitutto la mia vita, il mio sguardo sul mondo, portandomi ad ascoltare me e chi mi circonda in modo più attento ed empatico.
Il mio approccio professionale afferisce alla musicoterapia psicodinamica.
Perché la vocalità?
L’uso della vocalità è fonte di espressività, comunicazione e dialogo, e coinvolge anche il corpo. Favorisce un contatto diretto con le proprie sensazioni ed emozioni, e permette di sperimentare la gioia che deriva dall’espressione vocale.
Per partecipare agli incontri individuali o di gruppo non è necessaria nessuna competenza musicale specifica. Nel percorso è possibile sperimentare il potenziale della vocalità in modo giocoso e mai giudicante, acquisendo via via coscienza e consapevolezza.
Riferimenti
I riferimenti teorici fondamentali del mio percorso di ricerca sono stati il musicista e psichiatra argentino Rolando Omar Benenzon in relazione all’ISO (identità sonora), la psicoanalista e musicista francese Edith Lecourt per le dinamiche di gruppo, il pediatra e psicoanalista inglese Donald W. Winnicott per l’importanza del gioco.
Successivamente nel corso degli anni, anche lo psichiatra e teosofo Roberto Assagioli, fondatore della psicosintesi, è diventato un forte punto di riferimento.
Testimonianze
Qui le testimonianze di persone che hanno condiviso con me il loro cammino.
Testimonianze di studenti, colleghi e utenti o parenti di utenti.
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